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Stiamo parlando dellâEroica, ormai un appuntamento cult per la terra del Chianti
Ideata e promossa dallâAssociazione Parco Ciclistico del Chianti, lâEroica è una gara dove la classifica conta poco o nulla rispetto al contenuto che ispira la manifestazione.
In questa giornata, come una magia torna attuale quel ciclismo che entusiasmava lâItalia intera divisa tra Coppi e Bartali e tornano protagonisti ciclisti puri con biciclette dâepoca, maglie di lana e camere dâaria a tracolla.
Le strade sterrate del Chianti sono protagoniste confermandosi simboli di una viabilitĂ a misura dâuomo e di una zona decisamente adatta per gli amanti del pedale.
LâEroica prevede tre percorsi dei quali due molto impegnativi (200 e 145 km) per ciclisti allenati mentre per ciclisti piĂš tranquilli il percorso si aggira intorno ai 70 km; ai partecipanti non è consentito lâuso di mountain bike o bici da strada âcontemporaneeâ.
Si tratta infatti di una rievocazione con biciclette antiche dove i ciclisti adeguano anche lâabbigliamento al tenore della manifestazione. Al seguito degli âeroiâ è previsto un cordone di auto e moto dâepoca.
Generalmente si svolge la prima domenica di Ottobre in concomitanza con il tradizionale rito della vendemmia.
Lâevento è accompagnato da una serie di manifestazioni collaterali come lâesposizione di biciclette con oltre mezzo secolo di vita e le mostre fotografiche a tema sul ciclismo eroico che arricchiscono notevolmente il suo contenuto e trasformano la piazza di Gaiole in Chianti in un accogliente punto di incontro.
Un luogo suggestivo ed emozionante
Il caratteristico borgo di Lecchi in Chianti è fiancheggiato lungo la strada principale che sale fino ad Ama. Con le sue case di pietra e una chiesa piÚ che dignitosa, questo luogo è il posto ideale per una sosta e per una camminata tra i sentieri che si snodano tra i vigneti.
La perla di questo posto sono le Pozze di Lecchi: un bacino naturale di acqua sorgiva di grande fascino. Lâacqua limpida proviene dal torrente Mulinaccio, che scende nella valle vicino Lecchi per poi confluire nel torrente Massellone, affluente del fiume Arbia.
Le Pozze di Lecchi si trovano a ridosso del bosco di querce e cerri, in un contesto naturalistico suggestivo e definito dai salici.
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Sobria, ma imponente dal colore grigio/tenue della pietra
La pieve di San Giusto in Salcio è unâantica pieve cattolica fra le piĂš antiche del Chianti ed appartiene alla diocesi di Fiesole
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PiĂš di un'antica difesa fiorentina
Il Castello di Barbischio sovrasta il paese di Gaiole In Chianti.Â
Nel 1200, insieme ai vicini Montegrossi, Vertine e Meleto, Barbischio faceva parte delle difese fiorentine di quest'area del Chianti, confinante con i domini senesi, con la principale funzione di vedetta grazie alla sua alta torre.
Successivamente, come molti castelli della zona, anche Barbischio divenne possesso della potente famiglia Ricasoli.
 Ai piedi del castello si trova il Molino di Barbischio, un complesso che presenta caratteri medievali dal quale emerge una torre e si notano anche altri elementi architettonici notevoli, quali un portale ad arco e mensole di apparati a sporgere.
Nel borgo sorge anche la chiesa parrocchiale dedicata a San Jacopo.
Intorno a Barbischio, si snodano le antiche strade che portano da una parte allâaltra del comune: sentieri immersi tra i boschi, regno di daini, cinghiali e allevamenti di maiali di Cinta Senese. Una strada fa arrivare fino a Montegrossi, paesello sormontato dalla diroccata torre dellâanno mille, mentre dal lato opposto, si arriva sia nel Valdarno che a Monte Luco.Â
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Un paese di antiche origini e dalle mille suggestioni
Nel cuore della campagna chiantigiana, in un paesaggio dove convivono arte, storia e natura, ci si imbatte in un paese di antiche origini e dalle mille suggestioni. Villa a Sesta è il tipico e pittoresco borgo chiantigiano, nel comune di Castelnuovo Berardenga situato lungo la strada provinciale che conduce a Brolio.
La Chiesa di Santa Maria a Villa a Sesta è ricordata fin dallâVIII secolo come suffraganea della Pieve di San Felice. Lâedificio attuale tuttavia è il risultato di una completa riedificazionee di successive trasformazioni risalenti al secolo XIX. Sugli altari laterali, contenuti entro le relative cappelle, sono presenti la statua lignea raffigurante la Madonna col Bambino, attribuita a Jacopo della Quercia, e il quadro raffigurante Santa Caterina, del XVIII secolo.
Percorrendo le vie del paese è facile arrivare alla parte finale del borgo Villa a Sesta che permette di godere di un panorama a 360° con una vista panoramica sul Chianti e su Siena. Qui ci troviamo noi di Villa di Sotto!
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