Colle di Val d'Elsa
La capitale del cristallo
Colle, soprannominata anche la Boemia d'Italia, contribuisce per il 95% alla produzione di cristallo italiano e per il 14% alla produzione mondiale. Rappresenta perciò un'eccellenza in questo settore per il nostro territorio e per il mondo.
Calici, piatti e bicchieri sono plasmati attraverso un mix di maestria e tecnica osservabile ancora oggi e che permette alla città di essere la produttrice di quasi la totalità di questo speciale vetro in Italia. Per conoscerne i trucchi e contemplare l'arte della soffiatura si può scegliere di visitare il Museo del Cristallo o cogliere l'occasione di assistere a dimostrazioni che si tengono nelle botteghe artigiane.
Anticamente il borgo medievale di Colle era diviso in tre parti: il Borgo di Santa Caterina, il Castello di Piticciano e il Piano, oggi semplificati in Colle Alta e Colle Bassa. I documenti ufficiali iniziano a parlare di Colle val d'Elsa fin dal X secolo. La città è composta dal centro storico sulla collina in alto e dalla parte più nuova in basso.
Colle Bassa: la visita di Colle può iniziare dall'ampia Piazza Arnolfo di Cambio qui situata. Poi ci sono il Museo del Cristallo e la Chiesa di Sant'Agostino. Da Piazza Arnolfo di Cambio si prende per via dei Fossi fino a raggiungere il Museo del Cristallo. Il museo ricostruisce la storia dell'industria vetraria di Colle. Il museo è dotato anche di un'area sperimentale in cui i visitatori possono entrare direttamente in contatto con i materiali e gli strumenti per la lavorazione del vetro. Continuando su via dei Fossi si arriva in Piazza Sant'Agostino dove si affaccia l'omonima Chiesa di Sant'Agostino in stile rinascimentale.
Colle Alta: il Castello e il Borgo compongono il nucleo più interessante del borgo. Qui troviamo il Duomo, il Museo Archeologico e il Complesso museale di San Pietro. Proseguendo si raggiunge la maestosa Porta Nova. La porta fa parte dell'imponente sistema di fortificazioni che servivano per la difesa del castello di Colle.
Tutti conoscono il romanzo Le avventure di Pinocchio scritto da Carlo Collodi, ma non tutti sanno che per un certo periodo della sua vita lo scrittore visse a Colle di Val d'Elsa. In città esisteva una fonte medievale chiamata Fonte di Pinocchio che deve aver ispirato il Collodi che scelse questo nome per il suo burattino.
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